Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso

Colui che ha creato questo universo magnifico che contempliamo ogni giorno, che ha creato l’uomo nella sua forma più perfetta e gli ha dato l’intelligenza per riflettere è Colui che ha fatto scendere il Corano sul Suo ultimo Messaggero Muhammad. Prima d’allora aveva fatto scendere la Thora sul Suo Messaggero Mosè ed il Vangelo su Gesù, il Messia. Dio è Perfetto e la Sua Parola è perfetta: essa non potrebbe contenere imperfezioni. Dio ha promesso di preservare (sura 15/versetto 9) il sublime Corano, che è l’ultimo Libro rivelato, e ci ha informato che i Libri scesi in precedenza erano stati parzialmente alterati: vi si trovano, certo, messaggi autentici della Torah e del Vangelo, ma vi si trovano ugualmente gli scritti degli storici e di uomini che non erano ispirati da Dio. Nella Bibbia sono molto numerosi gli errori e le contraddizioni che provano la perdita del Testo originale.

Nabucodonosor, re di Babilonia, ha bruciato la Casa di Dio (2° libro delle Cronache, capitolo 36), nella quale si trovava il Libro di Mosè (capitolo 34, versetto 15). Fu sicuramente Esdra, che era scriba, a riscrivere questi libri dopo il ritorno degli ebrei di Babilonia (Esdra, 7 e Neemia, 8). Secondo il 2° libro dei Maccabei, capitolo 1/versetti 59-60 Antonio imperatore di Roma avrebbe bruciato gli scritti di Esdra. I due libri dei Maccabei, i libri di Ester, Giuditta, Tobia, Sapienza, Qoelet, Baruc, lettera di Geremia, Daniele greco erano stati dichiarati falsi (apocrifi) dai Cristiani primitivi, e ciò fino al primo concilio di Nizza (325 a.C.). Per 12 secoli e fino ai giorni nostri, la Chiesa Cattolica li dichiarò giusti; ma nel 16° secolo i protestanti dichiararono questi libri falsi. Ecco perché non troverete questi libri nelle bibbie protestanti.

 

Il Vangelo di Gesù in lingua aramaica non esiste più ed i 4 Vangeli in greco (ci sono 60 vangeli di cui 4 sono stati riconosciuti giusti, “canonici”) non sono stati scritti dai loro autori e sono molto tardivi (fra 70 e 130 anni dopo Gesù Cristo). Nel leggere ad esempio il Vangelo di Matteo (capitolo 9/versetto 9: “Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo […] e gli disse: «Seguimi!». Ed egli si alzo e lo seguì.”) noteremo infatti che se fosse stato Matteo a scrivere questo vangelo, egli avrebbe detto: «E Gesù nel vedermi mi disse: «Seguimi!», ed io lo seguii»: fu dunque un altro a scriverlo. Paolo insiste sul fatto che è il «suo vangelo» che deve essere seguito e non quelli che falsificano la Parola di Dio (Seconda lettera ai Corinzi, capitolo 2/versetto 2 e Lettera ai Galati capitolo 1/versetti 6-7). D’altronde, queste ultime righe del libro dell’Apocalisse: «Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell’albero della vita […]» sono una minaccia contro coloro che avrebbero modificato la Bibbia, minaccia che non avrebbe avuto ragione di essere se Dio non avesse già saputo che l’uomo avrebbe falsificato le sante Scritture.

 

Nel Suo Libro, il santo Corano, Dio l’immensamente Generoso ci ha ricordato come il vero Messaggio di Gesù fosse analogo a quello rivelato da tutti i Suoi Messaggeri: Noè, Abramo, Mosè e Muhammad, l’ultimo Profeta. L’essenza di questo Messaggio consiste nell’adorare un solo Dio, Creatore degli angeli, dei profeti e di tutto l’universo, nel compiere buone azioni allo scopo di esserGli graditi e nell’astenersi dal commettere il male, che Egli ha vietato.